Cos'è

INCLUSIONE

L’inclusione è un’impresa collettiva, condivisa e la promozione dell’apprendimento e della partecipazione così come la lotta alla discriminazione sono un compito che non ha mai fine, poiché “coinvolge tutti in funzione della riflessione e della riduzione degli ostacoli che noi ed altri abbiamo creato e continuiamo a creare”

(Booth, Ainscow Index per l’Inclusione, ed. italiana Davigo e Yanes 2008)

 

LA LEGISLAZIONE DELL’INCLUSIONE

 

 

Articolo 3 della Costituzione italiana Articolo Art.34 Costituzione Italiana Legge 30 marzo 1971, n. 118 Legge 4 agosto 1977, n. 517

Legge 104/92

Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 Convenzione delleNazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (ratificata in Italia con la Legge 3 marzo 2009, n.18)

Normativa 2012- 27 Dicembre (Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica)

C.M n.8 del 6 marzo 2013 ( alunni con bisogni educativi speciali) Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66

Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020

 

 

CHE COSA SONO I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

 

Nella nostra scuola viene affermato il ruolo centrale delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti secondo quanto citato nella legge 107/2015

“Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli stu denti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica,di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini…” ( L.107,art.1, c.1).

 

Il successo formativo di tutti (DPR 275/1999, art. 1, c. 2) è il nostro obiettivo prioritario.

 

IL BEN-ESSERE

Perché tale obiettivo si realizzi la nostra scuola cerca di creare condizioni favorevoli, ambienti di apprendimento potenziali e modificanti e in buona sostanza un clima di benessere che vada oltre quello di salute (pur tutelato costituzionalmente dall’art.32). L’alunno dovrebbe acquisire competenze emotive (consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, gestione dello stress), cognitive (risoluzione di problemi, prendere decisioni, senso critico, creatività) e sociali (empatia, comunicazione efficace, relazioni efficaci)

Centrale diventa quindi l’ambiente quale elemento fondamentale non solo per il funzionamento

di ciascuno di noi, ma anche per il suo miglioramento e potenziamento.

 

E la scuola, divenendo il luogo dove ciascuno può realizzare le sue potenzialità secondo le personali modalità di espressione e interazione, favorisce il benessere psicologico, cognitivo, emotivo e relazionale di tutti coloro che partecipano alla realizzazione di tale processo: in questo modo la scuola inclusiva è una scuola che promuove salute modulando ogni sua azione in tale direzione. Agire sui contesti, rendendoli favorevoli agli specifici bisogni dei singoli, significa offrire ad ognuno la possibilità di esprimere al meglio le proprie risorse e potenzialità, al di là delle specifiche difficoltà. Questo è quello che cerchiamo di fare. La realizzazione dell’inclusione passa attraverso la creazione di un ambiente inclusivo attento alla valorizzazione delle differenze individuali, alla gestione della classe nella sua interezza dove i bisogni degli uni e degli altri possano confrontarsi e integrarsi.

La nozione di Bisogni Educativi Speciali (BES) va intesa nell’ottica della scuola inclusiva e non implica alcuna forma di categorizzazione, semmai mette in evidenza la necessità della personalizzazione e dell’insegnare come ciascuno è in grado di apprendere, usando i propri talenti. Più che parlare di BES noi ci impegniamo per “abbattere le barriere dell’apprendimento e della partecipazione” (Booth, Ainscow Index per l’Inclusione, Davigo e Yanes 2008)

 

 

INCLUSIONE E NUOVO PEI

 

Con il Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020 sono definite le nuove modalità per l’assegnazione delle misure di sostegno, previste dal Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66, e i modelli di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. Il nuovo modello PEI, Piano Educativo Individualizzato, si basa su l’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

PEI è l’acronimo del nuovo Piano Educativo Individualizzato. Il modello, nazionale, il cui utilizzo dovrebbe entrare completamente a regime dall’a.s. 2021-2022, contiene le direttive specifiche per tutti gli alunni con disabilità al fine di garantirne l’inclusione scolastica. Nel documento sono indicate le professionalità necessarie, gli strumenti di ausilio, le attività didattiche, gli obiettivi da perseguire e lemodalità per la valutazione. Compilare lo strumento è un compito del Gruppo di Lavoro Operativo (GLO) per l’inclusione. Interessa il corpo docente, il dirigente, i ragazzi, le famiglie e gli operatori sanitari. Il Piano Educativo Individualizzato è strutturato intorno alla considerazione di queste dimensioni:

Socializzazione e Interazione;

 

Comunicazione e Linguaggio; Autonomia e Orientamento; Apprendimento,

Cognizione e Neuropsicologia

 

Per determinare un ambiente inclusivo sarà necessario considerare la presenza di elementi positivi e negativi quali professionalità, risorse adeguate, ausili disponibili e barriere architettoniche.

ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute ) e come modello bio-psico-sociale

 

 

La partecipazione alle attività sociali di una persona con disabilità è determinata dall’interazione della sua condizione di salute (a livello di strutture e di funzioni corporee) con le condizioni ambientali, culturali, sociali e personali (definite fattori contestuali) in cui essa vive. Si perviene, quindi ad una definizione di “disabilità” come ad “una condizione di salute in un ambiente sfavorevole”.

 

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA

 

Fasi del protocollo per alunni BES dell’AREA 1

(Disabilità certificate ai sensi della L.104/92 ART. 3, commi 1 e 3).

 

La Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14,15, 16 e 17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e

22).

 

COSA FARE

 

  • Certificazione disabilità

 

Il processo di inclusione scolastica è avviato dal riconoscimento della condizione di disabilità da parte dell’INPS con il D.L.66/2017.

La famiglia si rivolge alla Usl autonomamente o consegnando un testo redatto dal team docente e un testo compilato a cura della famiglia.

L’USL provvederà alla valutazione neuropsicologica e al rilascio della certificazione diagnostica. La famiglia consegnerà la certificazione diagnostica al pediatra/medico curante il quale provvederà a compilare online sul sito INPS la certificazione medica richiesta (certificato introduttivo)

si può richiedere contestualmente anche il riconoscimento dell’invalidità civile ( Lg 102/09).La famiglia, una volta ottenuta la ricevuta di invio del certificato, provvederà autonomamente o tramite patronato alla compilazione ed all’invio all’INPS della domanda di riconoscimento ai fini della Lg 104/92.

Successivamente la famiglia verrà convocata dall’INPS per la visita presso la commissione.

 

La certificazione dell’ottenimento del riconoscimento è necessaria per l’assegnazione del sostegno scolastico ed eventualmente, nei casi descritti dalla legge, anche per l’assistenza scolastica.

La certificazione ai sensi della Lg.104/92 dev’essere consegnata alla USL che provvederà all’elaborazione del Profilo di Funzionamento (PdF) redatto secondo i criteri del modello bio- psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF)Il PdF è redatto dall’Unità di Valutazione Multidisciplinare ed è necessario per la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato che “ individua strumenti, strategie e modalita’ per realizzare un ambiente di apprendimento nelle dimensioni della relazione, della socializzazione, della comunicazione, dell’interazione.

 

  • Riconferma sostegno scolastico

 

Relativamente ai casi di rivalutazione dell’alunno, l’INPS manda convocazione alla famiglia periodicamente o al passaggio da un ordine di scuola ad un altro, il pediatra/ medico curante inoltrerà l’ultima documentazione medica dell’alunno online all’INPS.

Dopo l’accertamento e la conferma presso la commissione INPS, la certificazione, ai sensi della Lg. 104/92 dev’essere consegnata all’USL che provvederà all’ aggiornamento (o elaborazione) del Profilo di Funzionamento (PdF) redatto secondo i criteri del modello bio-psico-sociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF).

 

FASE PERIODO AZIONE
Segnalazione:

Al fine di garantire il diritto allo studio degli alunni disabili di nuova individuazione è necessario che, ai sensi del DPCM 185/2006, della Legge 104/1992  e  dell’art.    19

comma 11 della Legge 111/2011, la famiglia acquisisca e trasmetta alle scuole questi certificati:

Febbraio ( se possibile) Consegna alla segreteria didattica di:

1) Modulo di presentazione della documentazione e liberatoria

Documentazione in bustachiusa

1. Verbale di accertamento disabilità, ai sensi della
2. Profilo Descrittivo di Funzionamento – parte

1 (ex DiagnosiFunzionale)

3) Profilo descrittivo della persona e progetto multidisciplinare Giugno
Incontro con le famiglie per la raccolta delle informazioni Febbraio/Marzo Colloquio con le docenti funzione strumentale
Incontro con i docenti della scuola media di provenienza per la progettazione del

passaggio alla scuolasuperiore

Febbraio/Maggio Colloquio con le docenti funzione strumentale
Visite programmate dell’allievo presso la sede di iscrizione con docente di sostegno dellascuola media di provenienza Marzo/Maggio Colloquio con le docenti referenti presso la sede di iscrizione

 

IL DOCENTE FUNZIONE STRUMENTALE si occupa di:

 

  • Incontrare le famiglie, esaminare le diagnosi e raccogliere le informazioni
  • Predisporre l’inserimento e l’accoglienza
  • Predisporre l’elenco degli allievi diversamente abili e gestire l’archivio cartaceo delle documentazioni presentate dalle famiglie
  • Predisporre e gestire l’archivio cartaceo e digitale dei PEI
  • Redigere e gestire il Piano Annuale per l’Inclusione di Istituto
  • Organizzare incontri di formazione e aggiornamento
  • Organizzare gli incontri fra CdC, famiglie e USL

 

 

I DOCENTI REFERENTI (tutor) si occupano di:

 

  • Informare e fornire consulenza ai docenti dei Consigli di classe per la lettura delle certificazioni e per la redazione dei PEI
  • Monitorare l’applicazione e l’andamento di quanto indicato nel PEI attraverso Colloqui con le famiglie e i docenti
  • Curare i rapporti con la famiglia

 

A cosa serve

informazioni alle famiglie

Come si accede al servizio

leggendo le procedure indicate

Servizio online

nessuno

Autenticazione

nessuno

Luoghi in cui viene erogato il servizio

Cosa serve

seguire le informazioni nel pdf

Tempi e scadenze

nessuna

Contatti

Struttura responsabile del servizio

Ulteriori informazioni

la segreteria è a disposizione per ulteriori richieste e/o informazioni

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